Mi sto chiedendo che cosa stia mancando nell’aria in questo momento, in questa società, in questa casa…
Per quanto mi ritenga una persona poco in sintonia con il mondo moderno, ancora shockata e incredula per la frenesia di questa vita, riesco tuttavia ad apprezzare alcune qualità proprie della tecnologia: la velocità e la disponibilità di alcune informazioni, la possibilità di tenersi in contatto con persone significative quasi in ogni istante, le app del cellulare…
Beh, anche altro che ora come ora non riesco ad afferrare, coinvolta come non mai ad osservare impotente le specie che appaiono in via di estinzione, come la presenza, l’ascolto, il sostegno, perché per me ancora nulla può essere paragonabile alla ricchezza e alla vitalità di un rapporto umano.
Ci sono, in effetti, problematiche e fasi particolari di vita che richiedono l’aiuto di un professionista: eventi traumatici, cambiamenti improvvisi e dolorosi, stati d’ansia e depressivi complessi e ricorrenti, conflitti che si originano nell’infanzia che influenzano in maniera disfunzionale il nostro modo di far fronte alla vita, difficoltà che si presentano su un luogo di lavoro tossico.
Tuttavia questo non esclude o non dovrebbe escludere il supporto autentico delle relazioni interpersonali della famiglia, delle amicizie, del lavoro.
A volte mi ritrovo a raccontare che cosa è “la relazione umana” a persone che non hanno da tempo questa esperienza o che forse non l’hanno mai avuta realmente e pienamente, quasi si trattasse di un mito o di una leggenda a cui ispirarsi o da cui trarre insegnamento (“Tanto tempo fa, su un pianeta chiamato Terra, le persone si vedevano e comunicavano non solo con whatsapp…”)
A volte mi ritrovo a raccontare che non basta riempire con tanto impegno le caselline della vita quali titolo di studio, casa, famiglia, lavoro, e soprattutto successo, potere e soldi per sentire che siamo vivi.
A volte mi ritrovo a cogliere aspetti importanti della vita rallentando, perché è la lentezza che ti consente di sentire.
A volte mi ritrovo a raccontare tutto ciò non per speciali doti di “vecchio saggio” o “strega veggente” per quanto rappresentino immagini simboliche a me care, ma semplicemente perché respiro energia ogni qual volta sono in relazione con una persona o con un gruppo di persone. Sono questi i momenti speciali di connessione in cui emerge la speranza, la creatività e l’amore nelle sue varie forme. Saggezza e magia appartengono al regno della semplicità.
Speriamo di non dover mai scomodare l’Unesco per tutelare un patrimonio ancora molto presente in Natura (più di quello che crediamo!!!) ma che ha bisogno solo di un po’ di attenzione e cura per tornare potente più che mai.
Ma da parte di ciascuno di noi.